Situato lungo il versante di una collina che si erge sull’alto corso dell’Alento, tra la piana di Paestum e quella di Velia, Cicerale con i suoi 41 kmq di territorio è il comune più esteso del Cilento. Il paese, circondato da una rigogliosa vegetazione tipicamente mediterranea, comprende la frazione di Monte Cicerale e deriverebbe il suo nome dal latino “cicer”, a indicare i campi coltivati a ceci. Le prime notizie storiche di Cicerale risalgono al XV sec., precisamente al 1461 quando il re Ferdinando I d’Aragona lo concesse, insieme ad altri feudi, ai Sanseverino che, a loro volta, lo cedettero ai Gentilcore, riservando però a sé la giurisdizione criminale. Si sa che il casale svolgeva un importante ruolo di controllo nella viabilità tra la piana di Paestum e quella di Velia, il che gli conferiva anche un’importante ruolo commerciale nella zona.
Il paesaggio collinare, il vicino Monte Cicerale e la valle del Fiume Alento offrono l'opportunità di percorrere meravigliosi sentieri a contatto con la natura. Uno dei più belli è quello che dal fiume Alento arriva al Feudo di Corbella, definita in passato “La Porta del Cilento”. Cicerale è soprattutto la terra dei ceci. Coltivati sin dall'anno 1000 i ceci di Cicerale sono un pregiato legume presidio Slow Food.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
Situato lungo il versante di una collina che si erge sull’alto corso dell’Alento, tra la piana di Paestum e quella di Velia, Cicerale con i suoi 41 kmq di territorio è il comune più esteso del Cilento. Il paese, circondato da una rigogliosa vegetazione tipicamente mediterranea, comprende la frazione di Monte Cicerale e deriverebbe il suo nome dal latino “cicer”, a indicare i campi coltivati a ceci. Le prime notizie storiche di Cicerale risalgono al XV sec., precisamente al 1461 quando il re Ferdinando I d’Aragona lo concesse, insieme ad altri feudi, ai Sanseverino che, a loro volta, lo cedettero ai Gentilcore, riservando però a sé la giurisdizione criminale. Si sa che il casale svolgeva un importante ruolo di controllo nella viabilità tra la piana di Paestum e quella di Velia, il che gli conferiva anche un’importante ruolo commerciale nella zona.
Il paesaggio collinare, il vicino Monte Cicerale e la valle del Fiume Alento offrono l'opportunità di percorrere meravigliosi sentieri a contatto con la natura. Uno dei più belli è quello che dal fiume Alento arriva al Feudo di Corbella, definita in passato “La Porta del Cilento”. Cicerale è soprattutto la terra dei ceci. Coltivati sin dall'anno 1000 i ceci di Cicerale sono un pregiato legume presidio Slow Food.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
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