Sezze è un comune di 23.709 abitanti della provincia di Latina nel Lazio. Nel territorio comunale, che si estende tra l'agro Pontino e i monti Lepini, sorge e scorre il fiume Ufente e si innalzano le cime del Monte del Cerro, del Monte Forcino, del Monte Fulcino e del Monte Rotondillo.
Tradizionalmente, il nome latino della città, Setia, è fatto risalire alle gesta del mitico fondatore, Ercole. Il nome moderno Sezze continua la forma latina di locativo Setiae, ma nei secoli passati era usata anche la forma Sezza, regolarmente derivata da Setia. Il nome degli abitanti esiste sia nella forma che continua il latino, Setini, sia in quella derivata dal nome moderno, Sezzesi.
Secondo la leggenda, il mitico fondatore della città fu Ercole, che, giunto a Sezze dopo aver vinto i Lestrigoni, una popolazione che si suppone fosse stanziata nel basso Lazio, si congiunse con una vergine del luogo dando alla luce il Faustus, eroe minore di cui si ha testimonianza nella poesia apocrifa del ciclo epico. Lo stemma della città raffigura il leone nemeo, della cui pelle Ercole si fregiava, che regge una cornucopia ricolma di frutti, con intorno la scritta, nella forma di un esametro leonino in latino, SETIA PLENA BONIS GERIT ALBI SIGNA LEONIS ("Sezze piena di beni porta l'insegna del bianco leone"). L'antico nome del paese (Setia) viene così collegato a seta (o saeta), in riferimento alle setole del leone nemeo.
Il dialetto setino rientra tra i caratteristici dialetti dei Monti Lepini, saldamente ricadenti nel gruppo dei dialetti italiani mediani e nel sottogruppo laziale centro-meridionale.
L'economia setina è fondamentalmente ancora basata sull'agricoltura, e in particolare su prodotti stagionali quali:
• il carciofo sezzese (IGP o "indicazione geografica protetta"), la cui raccolta inizia già a fine gennaio;
• i broccoletti Sini, che si raccolgono tra gennaio e febbraio;
• i pomodori;
• le visciole dei Monti Lepini, ciliegie di piccole dimensioni, dal gusto asprigno;
• il Kiwi Latino, variante Hayward, che si comincia a raccogliere a fine ottobre.
A questi si aggiunge l'allevamento e la produzione di latte di bufala e di mozzarelle di bufala (il territorio setino, in quanto parte della provincia di Latina, risulta nelle zone DOP per questo prodotto) e l'olio extra vergine di oliva “Latino”.
Tra le attività economiche più tradizionali e rinomate vi sono anche quelle artigianali, come la lavorazione e l'arte del ferro e del ricamo.
Sezze è servita dalla ferrovia Roma-Formia-Napoli. La sola stazione, sita nella frazione di Sezze Scalo, porta il nome di Sezze Romano, ancora in uso nei quadri orari e negli annunci, con un aggettivo che fu aggiunto per differenziarla da quella dell'allora Sezzè, cosa che crea talvolta ambiguità, chiamandosi il paese semplicemente Sezze.
La stazione di Sezze ha carattere secondario ed è attualmente munita di 6 binari gran parte dei quali inutilizzati, in ragione del fatto che fino agli anni Sessanta era stazione di diramazione con le linee verso Velletri e Priverno, oggi soppresse.
La Stazione sarà oggetto di re-styling durante il 2023, diventando più moderna e digitale, più accogliente per visitatori e viaggiatori.
Tra le più importanti tradizioni e folclore si trovano:
• Sacra rappresentazione della passione di Cristo: è una rappresentazione teatrale itinerante con attori e figuranti locali che si svolge dal Medioevo, la sera del venerdì santo; ebbe nuovo impulso a partire dal 1933 per opera dell'avvocato setino Filiberto Gigli e di Marcello Govoni, regista del teatro dell'Opera di Roma, città in cui la rappresentazione è anche stata messa in scena "in trasferta" in occasione dell'anno santo del 1950 e del 2000;
• Sagra del Carciofo: è la principale sagra paesana e si svolge normalmente due domeniche prima della Pasqua. Dedicata ad uno dei prodotti più rinomati dell'agricoltura di Sezze, si iniziò a celebrare a partire dagli anni Settanta;[23]
• Fiera della Croce: si tiene il 3 maggio di ogni anno in concomitanza della festa della santa Croce (la data scelta è quella che segue l'antica usanza gallicana; oggi l'esaltazione della Santa Croce si tiene invece a settembre);[24]
• Festa dei Santi Patroni: si celebra sin dal Medioevo il 2 luglio, nella ricorrenza di san Lidano, accanto a cui oggi si festeggia anche san Carlo (la cui ricorrenza è però il 6 gennaio);
• Fiera di san Luca: si tiene ogni 18 ottobre e rappresenta l'evento anticamente più importante per il paese, dedicato all'originario Santo patrono, poi sostituito da san Lidano.
Sezze è un paese ricco di patrimonio culturale visitabile. Tra gli elementi culturali più singolari si trovano:
• Basilica concattedrale parrocchiale di Santa Maria;
• Chiesa parrocchiale dei Santi Sebastiano e Rocco ai Colli;
• Chiesa della Sacra Famiglia (detta del Bambin Gesù), annessa al Conservatorio "Corradini";
• Chiesa di Sant'Andrea;
• Chiesa di Sant'Anna;
• Chiesa di San Bartolomeo (detta anche di Sant'Antonio);
• Chiesa di Santa Chiara;
• Chiesa di San Francesco (detta anche di San Giuseppe);
• Chiesa parrocchiale di San Francesco Saverio (detta Chiesa Nuova);
• Chiesa di San Lorenzo;
• Chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Crocemoschitto;
• Chiesa di Santa Lucia;
• Chiesa parrocchiale di Santa Lucia;
• Chiesa di Santa Maria delle Grazie, annessa al Cimitero comunale;
• Chiesa di Santa Parasceve;
• Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (detta di San Pietro);
• Chiesa parrocchiale di San Carlo da Sezze;
• Cappellania di San Lidano abate;
• Chiesa della Madonna della Pace (XVII secolo), oggi non più in uso;
• Parco della Rimembranza;
• Palazzo del Seminario minore;
• Palazzo del Vescovado, oggi abitazione privata;
• Palazzo Calabresi (già sede dell'Accademia degli Addormentati);
• Palazzo De Magistris (oggi sede del Comune);
• Palazzo de Ovis;
• Palazzo Iucci-Santoro;
• Palazzo Pontini;
• Palazzo Normisini;
• Palazzo Rappini;
• Mura poligonali (del IV secolo a.C.);
• Torre della famiglia Pagano;
• Statua raffigurante San Carlo da Sezze;
• Villa Romana.
• Archivio capitolare della cattedrale (Palazzo dei Canonici - piazza del Duomo, 1);
• Archivio storico comunale (Antiquarium comunale - largo B. Buozzi, 1).
• Biblioteca capitolare della cattedrale (Palazzo dei Canonici - piazza del Duomo, 1);
• Biblioteca comunale (Palazzo della cultura "Don Titta Zarra" - piazza Margherita di Savoia, 3).
• Biblioteca di Sezze Scalo.
Sezze si è sempre caratterizzata per essere un luogo molto rappresentativo del mondo cattolico. Infatti è sede di numerose confraternite cattoliche.
• Orazione e Morte di Gesù ("Buona Morte"): si occupava di dare sepoltura ai morti fuori città e aveva la sede nella chiesa collegiata dei Santi Sebastiano e Rocco, distrutta nella seconda guerra mondiale; successivamente si trasferì nella chiesa di Sant'Anna, dove risiede tuttora.
• Santissimo Cuore di Gesù ("Sacconi"), fondata nel 1745 da san Leonardo da Porto Maurizio; fu creata per aiutare le classi meno agiate; ha sede nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
• Santissimi Nomi di Gesù e Maria, già esistente nel 1590, aveva sede nella omonima chiesa, pur conservando la sua sede giuridica nella cappella del Santissimo Salvatore, all'interno della basilica cattedrale di Santa Maria.
• Santissimo Rosario, già esistente nel 1581, ha sempre avuto sede nel palazzo dei Canonici.
• Santissimo Sacramento, già esistente nel 1560, sembra essere la più antica di Sezze; ebbe sede nella cappella del Santissimo Sacramento in cattedrale, per poi trasferirsi nel palazzo dei Canonici.
• San Francesco Saverio, eretta molto probabilmente dai Gesuiti del locale collegio, provvedeva all'istruzione religiosa dei suoi aderenti; ha sede in cattedrale, presso il palazzo dei Canonici.
La produzione culinaria setina, da degustare presso i tanti ristoranti della zona, è particolarmente ricca di pizze e dolci, alcuni dei quali sono elencati di seguito:
• la Pizza a gli soio, preparata con farina di frumento e gialla di mais, acqua calda, sale e lievito di birra;
• la Pizza al mattone, preparata con farina gialla di mais, acqua calda e sale. Questa pizza si accompagna tradizionalmente con i broccoletti sezzesi Sini;
• il pane casareccio, lavorato ancora in maniera artigianale e distribuito anche nei comuni limitrofi;
• la Caciata, preparata con una sfoglia di pasta frolla ottenuta mescolando uova zucchero, strutto, buccia grattata di limone e farina con un ripieno di ricotta mescolata a uova e zucchero;
• le Crostatine di visciole, che sono pasticcini di pasta frolla ripieni di visciole;
• le Paste di viscioli, di farina, uova, strutto, buccia di limone grattugiata e zucchero;
• le Pagnottelle gli saluatoro, ottenute cuocendo al forno un impasto morbido di farina, uova, lievito di birra, olio, acqua, buccia di limone grattugiata, sambuca e zucchero;
• gli Spaccaregli, dolcetti di farina, zucchero, strutto e lievito, buccia di limone grattugiata e latte;
• il Tortolo, preparato con farina, uova, acqua, lievito di birra, olio, buccia di limone grattugiata, zucchero e sambuca;
• i Biscotti al limone, fatti con uova, lievito, zucchero, strutto, buccia grattata di limone e farina;
• le Ciammelle d'acqua, ottenute cuocendo al forno un impasto di farina, acqua, olio zucchero;
• le Paste di mandorle, preparate mescolando farina di mandorle dolci, piccole quantità di mandorle amare, zucchero, albume d'uovo e farina di frumento, da cuocere al forno;
• le Zippole, frittelle di farina, uova, zucchero, sale, uvetta e pinoli ricoperte di miele;
• le Castagne stampate, cotte a lungo a fuoco lento in acqua salata con foglie di alloro, da gustare calde;
• la bazzoffia, una zuppa di verdure e pane raffermo.
Sezze è circondata da un ricco patrimonio naturale e ambientale, a monte e a valle, degno di essere visitato e ripercorso a piedi, in macchina, in bicicletta, facendo sport. Sono innumerevoli i sentieri naturalistici che portano a importanti punti di visita e ristoro, come il Parco Naturale delle Orme di Dinosauro presso la Ex-Cava Petrianni e il Lago Mole Muti a ridosso del fiume Ufente.
Sezze è un comune di 23.709 abitanti della provincia di Latina nel Lazio. Nel territorio comunale, che si estende tra l'agro Pontino e i monti Lepini, sorge e scorre il fiume Ufente e si innalzano le cime del Monte del Cerro, del Monte Forcino, del Monte Fulcino e del Monte Rotondillo.
Tradizionalmente, il nome latino della città, Setia, è fatto risalire alle gesta del mitico fondatore, Ercole. Il nome moderno Sezze continua la forma latina di locativo Setiae, ma nei secoli passati era usata anche la forma Sezza, regolarmente derivata da Setia. Il nome degli abitanti esiste sia nella forma che continua il latino, Setini, sia in quella derivata dal nome moderno, Sezzesi.
Secondo la leggenda, il mitico fondatore della città fu Ercole, che, giunto a Sezze dopo aver vinto i Lestrigoni, una popolazione che si suppone fosse stanziata nel basso Lazio, si congiunse con una vergine del luogo dando alla luce il Faustus, eroe minore di cui si ha testimonianza nella poesia apocrifa del ciclo epico. Lo stemma della città raffigura il leone nemeo, della cui pelle Ercole si fregiava, che regge una cornucopia ricolma di frutti, con intorno la scritta, nella forma di un esametro leonino in latino, SETIA PLENA BONIS GERIT ALBI SIGNA LEONIS ("Sezze piena di beni porta l'insegna del bianco leone"). L'antico nome del paese (Setia) viene così collegato a seta (o saeta), in riferimento alle setole del leone nemeo.
Il dialetto setino rientra tra i caratteristici dialetti dei Monti Lepini, saldamente ricadenti nel gruppo dei dialetti italiani mediani e nel sottogruppo laziale centro-meridionale.
L'economia setina è fondamentalmente ancora basata sull'agricoltura, e in particolare su prodotti stagionali quali:
• il carciofo sezzese (IGP o "indicazione geografica protetta"), la cui raccolta inizia già a fine gennaio;
• i broccoletti Sini, che si raccolgono tra gennaio e febbraio;
• i pomodori;
• le visciole dei Monti Lepini, ciliegie di piccole dimensioni, dal gusto asprigno;
• il Kiwi Latino, variante Hayward, che si comincia a raccogliere a fine ottobre.
A questi si aggiunge l'allevamento e la produzione di latte di bufala e di mozzarelle di bufala (il territorio setino, in quanto parte della provincia di Latina, risulta nelle zone DOP per questo prodotto) e l'olio extra vergine di oliva “Latino”.
Tra le attività economiche più tradizionali e rinomate vi sono anche quelle artigianali, come la lavorazione e l'arte del ferro e del ricamo.
Sezze è servita dalla ferrovia Roma-Formia-Napoli. La sola stazione, sita nella frazione di Sezze Scalo, porta il nome di Sezze Romano, ancora in uso nei quadri orari e negli annunci, con un aggettivo che fu aggiunto per differenziarla da quella dell'allora Sezzè, cosa che crea talvolta ambiguità, chiamandosi il paese semplicemente Sezze.
La stazione di Sezze ha carattere secondario ed è attualmente munita di 6 binari gran parte dei quali inutilizzati, in ragione del fatto che fino agli anni Sessanta era stazione di diramazione con le linee verso Velletri e Priverno, oggi soppresse.
La Stazione sarà oggetto di re-styling durante il 2023, diventando più moderna e digitale, più accogliente per visitatori e viaggiatori.
Tra le più importanti tradizioni e folclore si trovano:
• Sacra rappresentazione della passione di Cristo: è una rappresentazione teatrale itinerante con attori e figuranti locali che si svolge dal Medioevo, la sera del venerdì santo; ebbe nuovo impulso a partire dal 1933 per opera dell'avvocato setino Filiberto Gigli e di Marcello Govoni, regista del teatro dell'Opera di Roma, città in cui la rappresentazione è anche stata messa in scena "in trasferta" in occasione dell'anno santo del 1950 e del 2000;
• Sagra del Carciofo: è la principale sagra paesana e si svolge normalmente due domeniche prima della Pasqua. Dedicata ad uno dei prodotti più rinomati dell'agricoltura di Sezze, si iniziò a celebrare a partire dagli anni Settanta;[23]
• Fiera della Croce: si tiene il 3 maggio di ogni anno in concomitanza della festa della santa Croce (la data scelta è quella che segue l'antica usanza gallicana; oggi l'esaltazione della Santa Croce si tiene invece a settembre);[24]
• Festa dei Santi Patroni: si celebra sin dal Medioevo il 2 luglio, nella ricorrenza di san Lidano, accanto a cui oggi si festeggia anche san Carlo (la cui ricorrenza è però il 6 gennaio);
• Fiera di san Luca: si tiene ogni 18 ottobre e rappresenta l'evento anticamente più importante per il paese, dedicato all'originario Santo patrono, poi sostituito da san Lidano.
Sezze è un paese ricco di patrimonio culturale visitabile. Tra gli elementi culturali più singolari si trovano:
• Basilica concattedrale parrocchiale di Santa Maria;
• Chiesa parrocchiale dei Santi Sebastiano e Rocco ai Colli;
• Chiesa della Sacra Famiglia (detta del Bambin Gesù), annessa al Conservatorio "Corradini";
• Chiesa di Sant'Andrea;
• Chiesa di Sant'Anna;
• Chiesa di San Bartolomeo (detta anche di Sant'Antonio);
• Chiesa di Santa Chiara;
• Chiesa di San Francesco (detta anche di San Giuseppe);
• Chiesa parrocchiale di San Francesco Saverio (detta Chiesa Nuova);
• Chiesa di San Lorenzo;
• Chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Crocemoschitto;
• Chiesa di Santa Lucia;
• Chiesa parrocchiale di Santa Lucia;
• Chiesa di Santa Maria delle Grazie, annessa al Cimitero comunale;
• Chiesa di Santa Parasceve;
• Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (detta di San Pietro);
• Chiesa parrocchiale di San Carlo da Sezze;
• Cappellania di San Lidano abate;
• Chiesa della Madonna della Pace (XVII secolo), oggi non più in uso;
• Parco della Rimembranza;
• Palazzo del Seminario minore;
• Palazzo del Vescovado, oggi abitazione privata;
• Palazzo Calabresi (già sede dell'Accademia degli Addormentati);
• Palazzo De Magistris (oggi sede del Comune);
• Palazzo de Ovis;
• Palazzo Iucci-Santoro;
• Palazzo Pontini;
• Palazzo Normisini;
• Palazzo Rappini;
• Mura poligonali (del IV secolo a.C.);
• Torre della famiglia Pagano;
• Statua raffigurante San Carlo da Sezze;
• Villa Romana.
• Archivio capitolare della cattedrale (Palazzo dei Canonici - piazza del Duomo, 1);
• Archivio storico comunale (Antiquarium comunale - largo B. Buozzi, 1).
• Biblioteca capitolare della cattedrale (Palazzo dei Canonici - piazza del Duomo, 1);
• Biblioteca comunale (Palazzo della cultura "Don Titta Zarra" - piazza Margherita di Savoia, 3).
• Biblioteca di Sezze Scalo.
Sezze si è sempre caratterizzata per essere un luogo molto rappresentativo del mondo cattolico. Infatti è sede di numerose confraternite cattoliche.
• Orazione e Morte di Gesù ("Buona Morte"): si occupava di dare sepoltura ai morti fuori città e aveva la sede nella chiesa collegiata dei Santi Sebastiano e Rocco, distrutta nella seconda guerra mondiale; successivamente si trasferì nella chiesa di Sant'Anna, dove risiede tuttora.
• Santissimo Cuore di Gesù ("Sacconi"), fondata nel 1745 da san Leonardo da Porto Maurizio; fu creata per aiutare le classi meno agiate; ha sede nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
• Santissimi Nomi di Gesù e Maria, già esistente nel 1590, aveva sede nella omonima chiesa, pur conservando la sua sede giuridica nella cappella del Santissimo Salvatore, all'interno della basilica cattedrale di Santa Maria.
• Santissimo Rosario, già esistente nel 1581, ha sempre avuto sede nel palazzo dei Canonici.
• Santissimo Sacramento, già esistente nel 1560, sembra essere la più antica di Sezze; ebbe sede nella cappella del Santissimo Sacramento in cattedrale, per poi trasferirsi nel palazzo dei Canonici.
• San Francesco Saverio, eretta molto probabilmente dai Gesuiti del locale collegio, provvedeva all'istruzione religiosa dei suoi aderenti; ha sede in cattedrale, presso il palazzo dei Canonici.
La produzione culinaria setina, da degustare presso i tanti ristoranti della zona, è particolarmente ricca di pizze e dolci, alcuni dei quali sono elencati di seguito:
• la Pizza a gli soio, preparata con farina di frumento e gialla di mais, acqua calda, sale e lievito di birra;
• la Pizza al mattone, preparata con farina gialla di mais, acqua calda e sale. Questa pizza si accompagna tradizionalmente con i broccoletti sezzesi Sini;
• il pane casareccio, lavorato ancora in maniera artigianale e distribuito anche nei comuni limitrofi;
• la Caciata, preparata con una sfoglia di pasta frolla ottenuta mescolando uova zucchero, strutto, buccia grattata di limone e farina con un ripieno di ricotta mescolata a uova e zucchero;
• le Crostatine di visciole, che sono pasticcini di pasta frolla ripieni di visciole;
• le Paste di viscioli, di farina, uova, strutto, buccia di limone grattugiata e zucchero;
• le Pagnottelle gli saluatoro, ottenute cuocendo al forno un impasto morbido di farina, uova, lievito di birra, olio, acqua, buccia di limone grattugiata, sambuca e zucchero;
• gli Spaccaregli, dolcetti di farina, zucchero, strutto e lievito, buccia di limone grattugiata e latte;
• il Tortolo, preparato con farina, uova, acqua, lievito di birra, olio, buccia di limone grattugiata, zucchero e sambuca;
• i Biscotti al limone, fatti con uova, lievito, zucchero, strutto, buccia grattata di limone e farina;
• le Ciammelle d'acqua, ottenute cuocendo al forno un impasto di farina, acqua, olio zucchero;
• le Paste di mandorle, preparate mescolando farina di mandorle dolci, piccole quantità di mandorle amare, zucchero, albume d'uovo e farina di frumento, da cuocere al forno;
• le Zippole, frittelle di farina, uova, zucchero, sale, uvetta e pinoli ricoperte di miele;
• le Castagne stampate, cotte a lungo a fuoco lento in acqua salata con foglie di alloro, da gustare calde;
• la bazzoffia, una zuppa di verdure e pane raffermo.
Sezze è circondata da un ricco patrimonio naturale e ambientale, a monte e a valle, degno di essere visitato e ripercorso a piedi, in macchina, in bicicletta, facendo sport. Sono innumerevoli i sentieri naturalistici che portano a importanti punti di visita e ristoro, come il Parco Naturale delle Orme di Dinosauro presso la Ex-Cava Petrianni e il Lago Mole Muti a ridosso del fiume Ufente.
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