Situato nell’alta Valle del Tanagro, San Gregorio Magno, un tempo appartenente al territorio di Volcei, l’odierna Buccino, sorse verso la fine dell’XI sec., quando un piccolo nucleo di contadini vi si trasferì per mettere a coltura nuovi terreni. Coinvolto nella guerra tra Angioini ed Aragonesi, scoppiata all’indomani dei Vespri Siciliani del 1282, San Gregorio Magno fu costretto a contribuire al vettovagliamento delle truppe del re Carlo.
Accresciutosi in seguito al trasferimento in zona degli abitanti del limitrofo villaggio di San Zaccaria, distrutto nel 1429, dal 1568 e fino al 1678 fu possedimento dei Caracciolo, duchi di Sicignano. Nel 1700 subentrò, come unico erede dell'ultima duchessa di Sicignano Ippolita Caracciolo, il pronipote Carlo Tocco, principe di Montemiletto.
Il paese assunse l’attuale nome nel gennaio del 1863, su Regio Decreto del re Vittorio Emanuele II.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
Situato nell’alta Valle del Tanagro, San Gregorio Magno, un tempo appartenente al territorio di Volcei, l’odierna Buccino, sorse verso la fine dell’XI sec., quando un piccolo nucleo di contadini vi si trasferì per mettere a coltura nuovi terreni. Coinvolto nella guerra tra Angioini ed Aragonesi, scoppiata all’indomani dei Vespri Siciliani del 1282, San Gregorio Magno fu costretto a contribuire al vettovagliamento delle truppe del re Carlo.
Accresciutosi in seguito al trasferimento in zona degli abitanti del limitrofo villaggio di San Zaccaria, distrutto nel 1429, dal 1568 e fino al 1678 fu possedimento dei Caracciolo, duchi di Sicignano. Nel 1700 subentrò, come unico erede dell'ultima duchessa di Sicignano Ippolita Caracciolo, il pronipote Carlo Tocco, principe di Montemiletto.
Il paese assunse l’attuale nome nel gennaio del 1863, su Regio Decreto del re Vittorio Emanuele II.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
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