Laurito è un piccolo comune che rientra nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e che sorge ai piedi del Monte Fulgenti, nell’alta valle del fiume Mingardo, ad un’altitudine di circa 500 m sul livello del mare.
Questo comune si trova immerso in un territorio molto variegato formato da macchia Mediterranea, (alle quote più basse), uliveti e castagneti secolari e, infine, da foreste di faggio nella zona montana.
Le origini di Laurito risalgono al periodo della colonizzazione greco-bizantina delle terre dell’Italia meridionale, intorno al X sec. Alcuni elementi greci attestano tali origini sia nel lessico dialettale che nella toponomastica locale: ne sono un esempio le località Calatripeda, Lavinaro, Ambeluogno.
Antichi documenti testimoniano che, intorno all’anno Mille, Laureto era un “Castrum”, cioè un castello che dipendeva direttamente dal re, la cui funzione era soprattutto di difesa militare contro le incursioni dei Saraceni.
Molte altre citazioni del borgo si trovano nei registri Angioini, in merito ad alcune trattative che il principe Carlo aveva avuto con il re Giacomo d’Aragona. Dal 1300 in poi emerge il nome della famiglia Sanseverino, quale padrone del borgo. I Sanseverino furono, poi, costretti ad avviare delle vere e proprie dispute con la famiglia dei Monforte, che accampava pretese sul possesso del feudo, ma alla fine ebbero la meglio i Monforte, i quali tennero il feudo, che frattanto si era molto esteso, fino all’abolizione del feudalesimo. Della famiglia dei Monforte si ricorda in particolare Antonio Monforte, cultore e scrittore di matematica, e il sacerdote Tommaso Monforte, fondatore del collegio dei Padri Dottrinari.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
Laurito è un piccolo comune che rientra nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e che sorge ai piedi del Monte Fulgenti, nell’alta valle del fiume Mingardo, ad un’altitudine di circa 500 m sul livello del mare.
Questo comune si trova immerso in un territorio molto variegato formato da macchia Mediterranea, (alle quote più basse), uliveti e castagneti secolari e, infine, da foreste di faggio nella zona montana.
Le origini di Laurito risalgono al periodo della colonizzazione greco-bizantina delle terre dell’Italia meridionale, intorno al X sec. Alcuni elementi greci attestano tali origini sia nel lessico dialettale che nella toponomastica locale: ne sono un esempio le località Calatripeda, Lavinaro, Ambeluogno.
Antichi documenti testimoniano che, intorno all’anno Mille, Laureto era un “Castrum”, cioè un castello che dipendeva direttamente dal re, la cui funzione era soprattutto di difesa militare contro le incursioni dei Saraceni.
Molte altre citazioni del borgo si trovano nei registri Angioini, in merito ad alcune trattative che il principe Carlo aveva avuto con il re Giacomo d’Aragona. Dal 1300 in poi emerge il nome della famiglia Sanseverino, quale padrone del borgo. I Sanseverino furono, poi, costretti ad avviare delle vere e proprie dispute con la famiglia dei Monforte, che accampava pretese sul possesso del feudo, ma alla fine ebbero la meglio i Monforte, i quali tennero il feudo, che frattanto si era molto esteso, fino all’abolizione del feudalesimo. Della famiglia dei Monforte si ricorda in particolare Antonio Monforte, cultore e scrittore di matematica, e il sacerdote Tommaso Monforte, fondatore del collegio dei Padri Dottrinari.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
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