Uno dei luoghi più suggestivi del patrimonio artistico e architettonico salernitano è costituito dal centro storico di Valva, in particolare dalla maestosa villa dei Cavalieri di Malta. È qui che la bellezza di questo luogo si sposa all’arte, alla cultura, alla storia.
Valva fu dominio normanno con il valoroso condottiero Gozzolino, cui fu donata la città dopo l’anno Mille, che ne fece un suo feudo. Passarono i secoli e Valva passò nelle mani di Francesco d’Ayala, il quale lo trasformò in un marchesato. Fu quest’ultimo a fondare la villa, impegnando il patrimonio e l’anima perché fosse bella e maestosa come oggi la si può ammirare. L’ultimo marchese che l’ha abitata fu Giuseppe Ayala che alla sua morte (1951), non avendo eredi, trasferì questo patrimonio al Sovrano Ordine militare di Malta.
La villa è immersa in 18 ettari di parco e chiunque la visiti viene accolto da due statue di eroi: da una parte Meleagro e dall’altra Ercole con la clava. Salendo, lungo il viale che conduce al Castello, vi sono fontane e statue, alberi di ogni varietà e grotte, come quella che ricorda la più famosa di Lourdes di cui sembra una perfetta riproduzione, sia pure in miniatura. Dinanzi al grande ingresso del Castello vi sono cinque statue di marmo che raffigurano le cinque arti: la Musica, la Danza, il Canto, la Pittura, la Scultura, tutte realizzate dallo scultore Gabrielli di Firenze. Ma nel parco vi sono anche piazzole a tema, come quella della bellezza, con le Tre Grazie che fanno da cornice.
E poi il castello, con il suo “Fortino”, la torre normanna, quindi la Sala delle armi, con le statue di Gozzolino e Gradalone, e le antiche alabarde, un grande tavolo di marmo con un mosaico; poi, la Pinacoteca con i suoi affreschi al piano superiore. Infine l’anfiteatro neoclassico, con un’acustica naturale perfetta, dove un teatrino di verzura si mescola ad un ambiente suggestivo e particolare, in cui ogni estate si tengono concerti e rappresentazioni all’aperto. Leggenda e suggestione attraggono il visitatore: ancora oggi si dice che nella villa aleggi il “fantasma” del marchese, che mai è voluto andare via.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
Uno dei luoghi più suggestivi del patrimonio artistico e architettonico salernitano è costituito dal centro storico di Valva, in particolare dalla maestosa villa dei Cavalieri di Malta. È qui che la bellezza di questo luogo si sposa all’arte, alla cultura, alla storia.
Valva fu dominio normanno con il valoroso condottiero Gozzolino, cui fu donata la città dopo l’anno Mille, che ne fece un suo feudo. Passarono i secoli e Valva passò nelle mani di Francesco d’Ayala, il quale lo trasformò in un marchesato. Fu quest’ultimo a fondare la villa, impegnando il patrimonio e l’anima perché fosse bella e maestosa come oggi la si può ammirare. L’ultimo marchese che l’ha abitata fu Giuseppe Ayala che alla sua morte (1951), non avendo eredi, trasferì questo patrimonio al Sovrano Ordine militare di Malta.
La villa è immersa in 18 ettari di parco e chiunque la visiti viene accolto da due statue di eroi: da una parte Meleagro e dall’altra Ercole con la clava. Salendo, lungo il viale che conduce al Castello, vi sono fontane e statue, alberi di ogni varietà e grotte, come quella che ricorda la più famosa di Lourdes di cui sembra una perfetta riproduzione, sia pure in miniatura. Dinanzi al grande ingresso del Castello vi sono cinque statue di marmo che raffigurano le cinque arti: la Musica, la Danza, il Canto, la Pittura, la Scultura, tutte realizzate dallo scultore Gabrielli di Firenze. Ma nel parco vi sono anche piazzole a tema, come quella della bellezza, con le Tre Grazie che fanno da cornice.
E poi il castello, con il suo “Fortino”, la torre normanna, quindi la Sala delle armi, con le statue di Gozzolino e Gradalone, e le antiche alabarde, un grande tavolo di marmo con un mosaico; poi, la Pinacoteca con i suoi affreschi al piano superiore. Infine l’anfiteatro neoclassico, con un’acustica naturale perfetta, dove un teatrino di verzura si mescola ad un ambiente suggestivo e particolare, in cui ogni estate si tengono concerti e rappresentazioni all’aperto. Leggenda e suggestione attraggono il visitatore: ancora oggi si dice che nella villa aleggi il “fantasma” del marchese, che mai è voluto andare via.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
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