Comune montano che si eleva a quasi 1000 metri di altezza ed è situato al centro dell'alta Irpinia tra le valli dei fiumi Ufita, che nasce dall'altopiano del Formicoso (987 metri) e Ofanto. A sud del centro abitato , il monte Acereto o Cerreto (1030 metri s.m.) sembra che faccia da Guardia ad esso con uno stupendo panorama. Il centro del paese è situato su un'altezza elevata mentre il restante territorio si estende su rilievi collinari coperti da campi agricoli, boschi di acero e castagno e insediamenti rurali. Di notevole interesse turistico oltre alle bellezze del patrimonio naturalistico, tra cui le fontane, ci sono il centro storico con le sue stradine e gradoni, le case con i portali in pietra, il monumentale edificio della Chiesa Madre di S. Maria delle Grazie costruito in epoca medievale e la chiesa di S.Maria dei Manganelli. L'origine del toponimo "Guardia", dal germanico "wart" (custodia, roccia, sentinella), allude alla sua posizione geografica rispetto al territorio circostante, mentre il secondo toponimo "Lombardi" si riferisce al al polo di insediamento del Longobardi tra il 595 e il 600 d.C. Di notevole importanza storica c'è da ricordare : il segno tangibile della romanizzazione dei territori guardiesi con la via Appia che aveva due varianti: la direttrice montana il Formicoso (ss 303), frequentata in estate, e un tracciato vallivo (valle dell'Ufita) praticato d'inverno; il passaggio e la sosta di Papa Leone IX (1053-54) che con il suo esercito andava a combattere i Normanni verso la Puglia, eletto Patrono dal popolo guardiese alla sua morte e le lunga permanenza del principe Manfredi (figlio di Federico secondo (1254-1255).
Comune montano che si eleva a quasi 1000 metri di altezza ed è situato al centro dell'alta Irpinia tra le valli dei fiumi Ufita, che nasce dall'altopiano del Formicoso (987 metri) e Ofanto. A sud del centro abitato , il monte Acereto o Cerreto (1030 metri s.m.) sembra che faccia da Guardia ad esso con uno stupendo panorama. Il centro del paese è situato su un'altezza elevata mentre il restante territorio si estende su rilievi collinari coperti da campi agricoli, boschi di acero e castagno e insediamenti rurali. Di notevole interesse turistico oltre alle bellezze del patrimonio naturalistico, tra cui le fontane, ci sono il centro storico con le sue stradine e gradoni, le case con i portali in pietra, il monumentale edificio della Chiesa Madre di S. Maria delle Grazie costruito in epoca medievale e la chiesa di S.Maria dei Manganelli. L'origine del toponimo "Guardia", dal germanico "wart" (custodia, roccia, sentinella), allude alla sua posizione geografica rispetto al territorio circostante, mentre il secondo toponimo "Lombardi" si riferisce al al polo di insediamento del Longobardi tra il 595 e il 600 d.C. Di notevole importanza storica c'è da ricordare : il segno tangibile della romanizzazione dei territori guardiesi con la via Appia che aveva due varianti: la direttrice montana il Formicoso (ss 303), frequentata in estate, e un tracciato vallivo (valle dell'Ufita) praticato d'inverno; il passaggio e la sosta di Papa Leone IX (1053-54) che con il suo esercito andava a combattere i Normanni verso la Puglia, eletto Patrono dal popolo guardiese alla sua morte e le lunga permanenza del principe Manfredi (figlio di Federico secondo (1254-1255).
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