San Marco dei Cavoti

San Marco dei Cavoti un borgo dalle antiche origini (preromana). Il nucleo abitato più antico, collocabile presso "Cenna" odierna Zenna, fu distrutto dal terremoto del 1349. Subito dopo intorno al 1350-60 che in una colonia francese, di origine Provenzale, l'attuale abitato trovò nuova vita grazie all'impulso del feudatario Luigi Shabran e precisamente intorno alla chiesa madre denominata "San Marco Evangelista a cui i Shabran fossero devoti. L'etnico "Cavoti" invece risale ai Gavots, abitanti del Gap, città della Provenza da cui provenivano i coloni francesi. Intorno al 1650/60 il feudo passò nelle mani dei Cavaniglia e poi in quelle dei Caracciolo. Dopo il feudalesimo furono altre famiglie ad acquisire la gran parte dei beni e dei terreni del circondario. Il terremoto del 1962 provocò ingenti danni al centro storico originario che venne in gran parte abbandonato. Oggi in parte ristrutturato e vivo. Paese legato prevalentemente all'agricoltura, ma trova forte stimolo nell'artigianato e nella produzione del richiestissimo Croccantino ricoperto al cioccolato fondente.

San Marco dei Cavoti un borgo dalle antiche origini (preromana). Il nucleo abitato più antico, collocabile presso "Cenna" odierna Zenna, fu distrutto dal terremoto del 1349. Subito dopo intorno al 1350-60 che in una colonia francese, di origine Provenzale, l'attuale abitato trovò nuova vita grazie all'impulso del feudatario Luigi Shabran e precisamente intorno alla chiesa madre denominata "San Marco Evangelista a cui i Shabran fossero devoti. L'etnico "Cavoti" invece risale ai Gavots, abitanti del Gap, città della Provenza da cui provenivano i coloni francesi. Intorno al 1650/60 il feudo passò nelle mani dei Cavaniglia e poi in quelle dei Caracciolo. Dopo il feudalesimo furono altre famiglie ad acquisire la gran parte dei beni e dei terreni del circondario. Il terremoto del 1962 provocò ingenti danni al centro storico originario che venne in gran parte abbandonato. Oggi in parte ristrutturato e vivo. Paese legato prevalentemente all'agricoltura, ma trova forte stimolo nell'artigianato e nella produzione del richiestissimo Croccantino ricoperto al cioccolato fondente.