Nell'entroterra siciliano, arroccato sul Monte Marone, si trova Gangi, pluripremiato borgo medioevale. L’aria fine e il profumo di montagna vi guideranno in quello che, più che un borgo, è una cittadina dalle origini mitiche, un borgo medievale di rara bellezza, che è riuscito a tramutare la forza della roccia in arte e sembra sorgere direttamente dalla pietra.
Venendo da Palermo, di botto dopo una curva a sinistra, si apre davanti agli occhi una scenografia lapidea: un grosso gregge di case addossate le une alle altre, facciate dorate, addobbate di fiori, balconcini di ferro battuto, ricchi portali. Chiese, palazzi signorili, tesori artistici sono disseminati in queste stradine che s’inerpicano e s’intrecciano in un grandioso scenario naturale.
A dominare lo sfondo sua maestà l'Etna. Il panorama è mozzafiato. Da un cortile all’altro, da una viuzza all'altra ci si scontra con la storia, con le tradizioni, con l'architettura e con l'arte. La Chiesa Madre con la Torre dei Ventimiglia, Palazzo Bongiorno sede dell'Accademia degli Industriosi, Palazzo Sgadari sede del Museo Civico e della mostra permanente di Gianbecchina, la "Fossa di Parrini" cripta funeraria deputata alla custodia di corpi mummificati di preti, il Santuario dello Spirito Santo, la splendida Chiesa della Badia insomma c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Dallo spettacolare belvedere della Piazza del Popolo è poi possibile ammirare la vallata sottostante e il famoso mantello di tetti di Gangi, con vista privilegiata sul Monte Alburchia sito di altissimo interesse archeologico. Gangi è uno dei borghi più apprezzati d'Italia: fa parte dei Comuni Gioiello d'Italia, dei Borghi più belli d'Italia ed è stato insignito del titolo di Borgo dei borghi nel 2014.
Nell'entroterra siciliano, arroccato sul Monte Marone, si trova Gangi, pluripremiato borgo medioevale. L’aria fine e il profumo di montagna vi guideranno in quello che, più che un borgo, è una cittadina dalle origini mitiche, un borgo medievale di rara bellezza, che è riuscito a tramutare la forza della roccia in arte e sembra sorgere direttamente dalla pietra.
Venendo da Palermo, di botto dopo una curva a sinistra, si apre davanti agli occhi una scenografia lapidea: un grosso gregge di case addossate le une alle altre, facciate dorate, addobbate di fiori, balconcini di ferro battuto, ricchi portali. Chiese, palazzi signorili, tesori artistici sono disseminati in queste stradine che s’inerpicano e s’intrecciano in un grandioso scenario naturale.
A dominare lo sfondo sua maestà l'Etna. Il panorama è mozzafiato. Da un cortile all’altro, da una viuzza all'altra ci si scontra con la storia, con le tradizioni, con l'architettura e con l'arte. La Chiesa Madre con la Torre dei Ventimiglia, Palazzo Bongiorno sede dell'Accademia degli Industriosi, Palazzo Sgadari sede del Museo Civico e della mostra permanente di Gianbecchina, la "Fossa di Parrini" cripta funeraria deputata alla custodia di corpi mummificati di preti, il Santuario dello Spirito Santo, la splendida Chiesa della Badia insomma c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Dallo spettacolare belvedere della Piazza del Popolo è poi possibile ammirare la vallata sottostante e il famoso mantello di tetti di Gangi, con vista privilegiata sul Monte Alburchia sito di altissimo interesse archeologico. Gangi è uno dei borghi più apprezzati d'Italia: fa parte dei Comuni Gioiello d'Italia, dei Borghi più belli d'Italia ed è stato insignito del titolo di Borgo dei borghi nel 2014.
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