Ovindoli

Ovindoli è un’importante centro turistico arroccato a 1375 metri di altitudine che si trova all’interno del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, nel cosiddetto “Altopiano delle Rocche”, un territorio circondato quasi interamente dai rilievi dell’Appennino. Grazie al suo patrimonio naturale, Ovindoli attira turisti non solo in inverno per la presenza del comprensorio sciistico del Monte Magnola ma anche in estate grazie ai numerosi itinerari e sentieri escursionistici da fare a piedi o in bicicletta.

Deve, probabilmente, il suo nome all’attività pastorale che da sempre ha caratterizzato il territorio. Deriverebbe, infatti da “Obinolum”, “Ovis” ovino. Difatti dall’epoca medioevale e poi rinascimentale, Ovindoli fu uno dei luoghi chiave di transito e sosta per la transumanza verso il mare, attività fondamentale in un contesto la cui l’economia si basava sulla pastorizia, tanto da consentire ai ricchi armentari ovindolesi di costituire la classe borghese legata al Tavoliere delle Puglie.

La storia medievale di Ovindoli si ritrova nella parte alta del borgo dove è possibile vedere ciò che resta delle mura di cinta con la Porta Mutiati, porta ad arco gotico che costituiva l’accesso al borgo fortificato. Un’altra testimonianza è la Torre di Santa Jona, frazione di Ovindoli, costruita tra il XIII e il XIV secolo per rafforzare il sistema difensivo della Marsica.

Per gli appassionati di siti archeologici nella frazione di San Potito si possono vedere le rovine di un castello a strapiombo sulla roccia di epoca pre-romana, mentre in località Piana dei Santi alcuni scavi iniziati negli anni ‘80 hanno riportato alla luce meravigliosi pavimenti a mosaico, affreschi, tombe e monete dell'imperatore Adriano, recatosi nella zona forse per seguire i lavori di prosciugamento del Fucino.
Simbolo del paese è il Monumento dell’Alpino, in onore ai cittadini caduti in guerra, punto panoramico dal quale si può godere di una vista mozzafiato sul paese e sulla conca del Fucino.

Ovindoli è un’importante centro turistico arroccato a 1375 metri di altitudine che si trova all’interno del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, nel cosiddetto “Altopiano delle Rocche”, un territorio circondato quasi interamente dai rilievi dell’Appennino. Grazie al suo patrimonio naturale, Ovindoli attira turisti non solo in inverno per la presenza del comprensorio sciistico del Monte Magnola ma anche in estate grazie ai numerosi itinerari e sentieri escursionistici da fare a piedi o in bicicletta.

Deve, probabilmente, il suo nome all’attività pastorale che da sempre ha caratterizzato il territorio. Deriverebbe, infatti da “Obinolum”, “Ovis” ovino. Difatti dall’epoca medioevale e poi rinascimentale, Ovindoli fu uno dei luoghi chiave di transito e sosta per la transumanza verso il mare, attività fondamentale in un contesto la cui l’economia si basava sulla pastorizia, tanto da consentire ai ricchi armentari ovindolesi di costituire la classe borghese legata al Tavoliere delle Puglie.

La storia medievale di Ovindoli si ritrova nella parte alta del borgo dove è possibile vedere ciò che resta delle mura di cinta con la Porta Mutiati, porta ad arco gotico che costituiva l’accesso al borgo fortificato. Un’altra testimonianza è la Torre di Santa Jona, frazione di Ovindoli, costruita tra il XIII e il XIV secolo per rafforzare il sistema difensivo della Marsica.

Per gli appassionati di siti archeologici nella frazione di San Potito si possono vedere le rovine di un castello a strapiombo sulla roccia di epoca pre-romana, mentre in località Piana dei Santi alcuni scavi iniziati negli anni ‘80 hanno riportato alla luce meravigliosi pavimenti a mosaico, affreschi, tombe e monete dell'imperatore Adriano, recatosi nella zona forse per seguire i lavori di prosciugamento del Fucino.
Simbolo del paese è il Monumento dell’Alpino, in onore ai cittadini caduti in guerra, punto panoramico dal quale si può godere di una vista mozzafiato sul paese e sulla conca del Fucino.