Sala Consilina
La sua fondazione risale ai primi anni del secolo XII, in contesto normanno. Presenta all'interno una sola navata cui si affiancano quattro cappelle. Sull'altare maggiore, realizzato in marmi policromi, vi è una tavola del 1610 del pittore lucano Giovanni Di Gregorio detto il Pietrafesa, che raffigura la Madonna della Consolazione con i santi Agostino, Stefano, Maria Maddalena e Monica. Dello stesso maestro è la tela posta nella prima cappella a destra raffigurante Maria delle Grazie tra S. Onofrio e S. Carlo Borromeo. Le pareti della navata sono decorate con storie del vecchio testamento di Anselmo Palmieri. . Tra le opere d'arte della chiesa vanno pure ricordate la balaustra in pietra locale con due putti alati, forse opera di Andrea Carrara di Padula (sec. XVIII); il ciclo di pitture intervallato ai finestroni, di mano del pollese Anselmo Calmieri (sec. XVIII), alcune statue lignee, produzioni del napoletano Domenico Venuta (sec. XVIII). Nella casa canonica una Madonna degli Angeli del XVI secolo attribuita al maestro di Massa Lubrense.
La sua fondazione risale ai primi anni del secolo XII, in contesto normanno. Presenta all'interno una sola navata cui si affiancano quattro cappelle. Sull'altare maggiore, realizzato in marmi policromi, vi è una tavola del 1610 del pittore lucano Giovanni Di Gregorio detto il Pietrafesa, che raffigura la Madonna della Consolazione con i santi Agostino, Stefano, Maria Maddalena e Monica. Dello stesso maestro è la tela posta nella prima cappella a destra raffigurante Maria delle Grazie tra S. Onofrio e S. Carlo Borromeo. Le pareti della navata sono decorate con storie del vecchio testamento di Anselmo Palmieri. . Tra le opere d'arte della chiesa vanno pure ricordate la balaustra in pietra locale con due putti alati, forse opera di Andrea Carrara di Padula (sec. XVIII); il ciclo di pitture intervallato ai finestroni, di mano del pollese Anselmo Calmieri (sec. XVIII), alcune statue lignee, produzioni del napoletano Domenico Venuta (sec. XVIII). Nella casa canonica una Madonna degli Angeli del XVI secolo attribuita al maestro di Massa Lubrense.