Valva
La Villa si presenta al visitatore come un luogo tutto da scoprire, ricco di elementi naturali e artistici di grande rilievo. Allo spettatore regala quasi la sensazione di trovarsi in un giardino incantato al di fuori dallo spazio e dal tempo.
Davanti al porticato d'ingresso vi sono cinque statue raffiguranti le arti: la Musica, la Danza, il Canto, la Pittura e la Scultura ad opera dell'artista fiorentino Donatello Gabrieli.
Lungo il viale che porta al castello si trovano due grandi statue d'eroi: Meleagro ed Ercole. Quest'ultimo fu decapitato alcuni anni fa in seguito ad un atto vandalico. Proseguendo si incontrano le tre Grazie. L'anfiteatro trova la sua peculiarità nella presenza di bossi ordinati a parco dai quali spuntano degli spettatori di marmo seduti.
Il Parco della Villa è ricco di lecci, castagni e aceri ed è solcato da viali rettilinei che disegnano una scacchiera irregolare colorata da alcuni punti verdi: i due giardini all'italiana ed il Teatrino di Verzura. Il parco è ricco di fontane, statue, caverne e canali forse di epoca romana utilizzati per incanalare le acque. In una delle caverne, detta "dei mostri", vi sono statue dall'aspetto spaventoso, come Vulcano che batte il ferro rovente sull'incudine. Sull'esterno delle grotte vi sono diverse sculture e l'altare dedicato alla Madonna di Lourdes.
Il castello, invece, è costituito da tre piani e un sottotetto. Nei pressi del vecchio granaio della villa troviamo la Chiesetta del Fileremo, dedicata alla Madonna del Fileremo. Nelle cantine marchesali avveniva la lavorazione e l'imbottigliamento del vino. Sulla facciata del castello vi sono alcuni rilievi marmorei con le coppie storiche Paolo e Francesca e Lancillotto e Ginevra. All'interno restano delle opere bronzee e numerosi dipinti di particolare interesse storico.
La Villa si presenta al visitatore come un luogo tutto da scoprire, ricco di elementi naturali e artistici di grande rilievo. Allo spettatore regala quasi la sensazione di trovarsi in un giardino incantato al di fuori dallo spazio e dal tempo.
Davanti al porticato d'ingresso vi sono cinque statue raffiguranti le arti: la Musica, la Danza, il Canto, la Pittura e la Scultura ad opera dell'artista fiorentino Donatello Gabrieli.
Lungo il viale che porta al castello si trovano due grandi statue d'eroi: Meleagro ed Ercole. Quest'ultimo fu decapitato alcuni anni fa in seguito ad un atto vandalico. Proseguendo si incontrano le tre Grazie. L'anfiteatro trova la sua peculiarità nella presenza di bossi ordinati a parco dai quali spuntano degli spettatori di marmo seduti.
Il Parco della Villa è ricco di lecci, castagni e aceri ed è solcato da viali rettilinei che disegnano una scacchiera irregolare colorata da alcuni punti verdi: i due giardini all'italiana ed il Teatrino di Verzura. Il parco è ricco di fontane, statue, caverne e canali forse di epoca romana utilizzati per incanalare le acque. In una delle caverne, detta "dei mostri", vi sono statue dall'aspetto spaventoso, come Vulcano che batte il ferro rovente sull'incudine. Sull'esterno delle grotte vi sono diverse sculture e l'altare dedicato alla Madonna di Lourdes.
Il castello, invece, è costituito da tre piani e un sottotetto. Nei pressi del vecchio granaio della villa troviamo la Chiesetta del Fileremo, dedicata alla Madonna del Fileremo. Nelle cantine marchesali avveniva la lavorazione e l'imbottigliamento del vino. Sulla facciata del castello vi sono alcuni rilievi marmorei con le coppie storiche Paolo e Francesca e Lancillotto e Ginevra. All'interno restano delle opere bronzee e numerosi dipinti di particolare interesse storico.